Pelé, arriva la notizia tanto attesa: mondo del calcio commosso

Una piacevole notizia giunge dal Brasile per i fan del campione, scomparso nel 2022, Péle: ecco cos’è successo

Il 29 dicembre 2022 è arrivata la notizia che nessuno avrebbe mai voluto sentire: si è spento l’idolo di vari ragazzi cresciuti tra la fine degli anni 50 e gli anni 70, ossia Pelé. A distanza di mesi dal Brasile giunge una notizia che emoziona e rende felice i suoi fan.

Pelé: il Brasile lo celebra
Iniziativa per ricordare Pelè (Ansa) – Calciotoday.it

Sono passati diversi mesi dalla scomparsa di Pelé. Tuttavia, un campione come lui non può non essere ricordato e celebrato. Sebbene non abbia mai giocato in Europa, l’amore verso di lui non si limita all’America Latina. Difatti, il suo nome non smette di suscitare emozioni in giro per il mondo. Dunque, non stupisce la scelta presa nel suo paese nativo.

Pelé celebrato nella sua terra nativa: l’emozionante idea in Brasile

Pelè è stato una figura di spicco del calcio mondiale. Spesso paragonato a Maradona, entrambi hanno incarnato il sogno del ragazzo che parte dal nulla e si impone grazie al suo talento nel mondo dello sport. A differenza del campione argentino, il brasiliano non ha mai giocato in Europa. La popolazione del Vecchio Continente, ma non solo, ha infatti ammirato l’estro di O Rey grazie alle tournée organizzate dal Santos e alle sue prestazioni con la maglia della nazionale brasiliana.

Pelé: il Brasile lo celebra
Pelè: in Brasile iniziativa per ricordarlo (Ansa) – Calciotoday.it

Ed è proprio con la Nazionale che il calciatore solleva il suo primo trofeo. Difatti, a soli 17 anni, Pelè conquista il suo primo Mondiale. Trascinerà i verdeoro alla vittoria di altre due competizioni mondiali: nel 1962 e nel 1970. È l’unico ad esserci mai riuscito finora. Il suo apporto è così rilevante che il Brasile, dopo il secondo premio vinto, decide di classificarlo come “tesoro nazionale”, dunque incedibile.

Niente Europa per O Rey. Tuttavia, non è un rimpianto. Il calcio sudamericano non ha nulla da invidiare al Vecchio Continente, anzi: in quegli anni i paesi latinoamericani si impongono più volte su quelli europei nelle sfide valide per la Coppa Intercontinentale. Ciononostante, nel 1975 la situazione cambia: il giocatore è libero di intraprendere una nuova avventura. Si trasferisce negli USA, dove chiuderà la carriera dopo solo due anni con la maglia del NY Cosmos.

Il suo apporto al suo paese nativo però si fa sentire anche una volta chiusa la carriera nel mondo del calcio. Difatti, ricopre anche la carica di Ministro straordinario dello sport brasiliano nel governo del presidente Cardoso. Fa approvare anche una legge per ridurre la corruzione nel mondo del calcio. Dunque, non desta sorpresa che Brasile abbia deciso di celebrarlo con la creazione di un museo. A Santos sarà possibile immergersi nella carriera di O Rey. Una statua dorata di Pelé, foto dei tifosi sugli spalti, applausi e finto manto erboso riporteranno i suoi ammiratori indietro nel tempo.